Povera Anna Falchi, lei si che si fa il (vedi post) per il lavoro
Nel corso della puntata di stasera del "Tornasole" condotta da Andrea Pezzi, in onda su Raidue alle 22.55, vedremo infatti la nostra poveretta scoppiare in lacrime e abbandonare lo studio.
La Bellissima, ospite principale della trasmissione, ha avuto un diverbio con Mario Adinolfi, che prima l'ha fatta piangere e poi s'è preso la "soddisfazione" di vederla abbandonare la seduta.
Tutto è cominciato con una battuta molto pesante del giornalista: "Non capisco cosa c'entri Anna Falchi con il lavoro. È comodo fare certe riflessioni seduta sui milioni di euro".
A questa provocazione, la signora Ricucci ha risposto con una dura requisitoria contro la massa dei giornalisti (quando ci vuole, ci vuole) "che dicono cose non vere, con il solo obiettivo di fare del male".
Ha poi concluso con le lacrime agli occhi, al ricordo di "esperienze esistenziali che io qui non voglio neanche raccontare".
A quel punto, al colmo della tensione, è stato piazzato lo spot meglio pagato. Dopo l'escursus di carta igienica e altre diavolerie consumistiche, si ritorna al Tornasole per vedere l'adorabile Afrodite abbandonare il campo in compagnia del fratello Sauro.
Esito del tutto imprevisto, posto che la dea dell'Amore avrebbe dovuto rimanere fino alla fine del programma assieme a Franco Battiato (quello degli aborigeni australiani che fecondano la terra con il loro sperma).
Al conduttore e al cantautore siciliano è così toccato il compito di reggere da soli il peso della scena senza ulteriori imprevisti.
Per la verità la Falchi è apparsa nervosa fin dall'inizio della registrazione e, allo stesso Pezzi che le assicurava la sua amicizia, ha più volte detto che "l'amicizia è un'altra cosa".
Ha anche smentito l'intenzione di voler fare figliolanza con l'immobiliarista suo marito, quanto meno nell'immediato, perché non si sente "pronta". Dopo queste rivelazioni sulla pianificazione familiare, l'attacco a sangue freddo di Adinolfi il quale, se qualcosa ne sappiamo, non è nuovo a uscite del genere.
Il giornalista tiene rubrica su Europa e striscia televisiva quotidiana, non a caso intitolata "Contro Adinolfi".
Dopo la trasmissione ha subito provveduto a documentare l'accaduto sul proprio blog attaccando nuovamente la Falchi: "ha sbagliato ad abbandonare la trasmissione e le sue parole contro i giornalisti sono inaccettabili".
Che sia vero che l'invidia ci rende più cattivi?
Etichette: Società, Televisione
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