L'angolo del Baldopapà

venerdì 21 aprile 2006

Google scivola su Mirò

Volendo celebrare la nasciata del celebre artista Joan Mirò (1893-1983) Google ne ha elogiato l'opera nella sua homepage ,come già altre volte fatto per altri grandi artisti o per grandi avvenimenti (non ultima le ultime olimpiadi invernali di Torino). Questa operazione non è però piaciuta alla ARS (Artists Rights Society), che ne ha richiesto formalmente la rimozione del logo a seguito di presunte violazioni dei diritti derivanti dalle opere dell'artista. I dissapori tra le parti affondano le proprie radici nel tempo in quanto già nel 2002 un logo Google dedicato a Salvador Dalì suscitò le ire dell'ARS.

La richiesta di rimozione giunge direttamente per firma di Theodore Feder, presidente ARS. Tra le parti sembrano esserci stati contatti privati precedenti, ma in ogni caso la risposta di Google è affidata al Mercury News: Google apprezza Joan Mirò e con questo logo (portato sui computer di milioni di persone), il team del motore di ricerca intendeva portare il proprio tributo ad un grande artista.
Non c'era volontà di dolo, insomma, ma presso l'ARS l'opinione sembra essere diversa. Tale opinione sembra essere ben motivata dalla presentazione che la stessa ARS offre del proprio status: sul sito ufficiale del gruppo è ben chiarito come il ruolo primario dell'organizzazione è la gestione dei copyright e delle licenze, offrendo dunque tutela agli artisti rappresentati (tra i quali Mirò).

Formalmente la violazione di Google deriverebbe da un uso improprio della combinazione di vari elementi presi da vari quadri di Mirò, parti dunque tutelate da copyright ed il cui uso dovrebbe essere vincolato a precedente richiesta ed eventuale regolarizzazione formale. Inoltre la distorsione delle opere dell'artista rappresenterebbe già di per sé una violazione inaccettabile.

Personalmente ritengo questa opera da avvocatucci, la dimostrazione di come a volte la volotà di assuefarsi ad uno stato di diritto, tenda ad offuscare il buon buon senso comune.

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