Poste Italiane tiene in ostaggio i CAP
Per chi non sapesse cos'è il CAP: In Italia, il Codice di Avviamento Postale (acronimo CAP) viene usato dal servizio postale per facilitare l'individuazione del luogo di destinazione della corrispondenza. È stato introdotto nel 1967 (da Wikipedia) .
Per anni il vecchio servizio postale (nella sua versione di azienda pubblica per il servizio pubblico) forniva agli italiani una piccola agenda con tutti i CAP Italiani, in modo che fosse possibile indirizzare la propria corrispondenza nel modo più rapido per l'utente (e più efficiente per le stesse Poste).
Sono passati 40 anni, l'Italia è cambiata da allora, e numerosi nuove provincie si sono formate. Oggi il libretto dei CAP sarebbe sicuramente più corposo, se venisse ancora stampato, ma l'evoluzione tecnologia e l'introduzione dei sistemi informativi aveva spinto le Poste Italiane ad una gestione elettronica dei CAP attraverso un database in formato Access (un formato proprietario naturalmente...) gratuitamente dal sito posteitaliane.
Questo però era lo scenario fino a ieri, perchè dal 20 settembre, l'azienda delle Poste Italiane (azienda privata, ma che esercita un servizio pubblico) ha deciso di fornire il database dei CAP solo a pagamento, richiedendo il pagamento di 5000 euro per copia.
In questo modo un'azienda sfrutta la propria posizione dominante (è monopolista del settore!) per modificare le regole del gioco, trasformando informazioni di pubblico dominio a pagamento.
Non ritenendo giusto questo comportamento esorto tutti a partecipare alla petizione per sollevare il problema al Ministero delle Comunicazioni.
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