Il re è nudo
Manifestazioni di piazza anti premier. Il sindaco di Milano e della Provincia contestati durante l'ultimo comizio e all'innaugurazione dell'ennesimo cantiere. Le contestazioni durante il comizio per la campagna dei tesseramenti del PDL.
Ma anche i continui litigi tra il Premier, Tremonti e Fini. Siti interet che in poche ore racimolano migliaia di adesioni in opposiione all'attuale capo del governo. Questi sono tutti segnali della fine della fiducia della gente per l'attuale Governo.
Non serve la violenza di una persona esasperata, che ha trovato in un gesto folle e assolutamente deprecabile, la soddifazione della propria sofferenza interiore.
Non servono le animate discussione alla Camera e al Senato su come penalizzare e colpevolizzare la rete e imbavagliare la comunicazione e la manifestazione del libero pensiero.
Non siamo, per fortuna, ancora in 1984. Anche se ci stiamo dirigendo sempre più verso quella direzione. Anche li c'erano persone convinte che solo bruciando i libri e monitorando i canali di informazione si poteva mantenere l'ordine.
Forse i nostri politici dovrebbero fermarsi un attimo e riflettere. Guardare il mondo con occhi nuovi. Abbandonando i comportamenti servili verso il "capo" e adottare uno sguardo nuovo, fresco, in grado di percepire e capire per come è veramente e non per come tutti la dipingono in Parlamento, a Porta a Porta e nei loro fantomatici sondaggi.
E forse si accorgerebbero che la realtà è tristemente diversa da quella che credono e che in realtà il re, grazie anche al loro lavoro, è nudo.
Ma anche i continui litigi tra il Premier, Tremonti e Fini. Siti interet che in poche ore racimolano migliaia di adesioni in opposiione all'attuale capo del governo. Questi sono tutti segnali della fine della fiducia della gente per l'attuale Governo.
Non serve la violenza di una persona esasperata, che ha trovato in un gesto folle e assolutamente deprecabile, la soddifazione della propria sofferenza interiore.
Non servono le animate discussione alla Camera e al Senato su come penalizzare e colpevolizzare la rete e imbavagliare la comunicazione e la manifestazione del libero pensiero.
Non siamo, per fortuna, ancora in 1984. Anche se ci stiamo dirigendo sempre più verso quella direzione. Anche li c'erano persone convinte che solo bruciando i libri e monitorando i canali di informazione si poteva mantenere l'ordine.
Forse i nostri politici dovrebbero fermarsi un attimo e riflettere. Guardare il mondo con occhi nuovi. Abbandonando i comportamenti servili verso il "capo" e adottare uno sguardo nuovo, fresco, in grado di percepire e capire per come è veramente e non per come tutti la dipingono in Parlamento, a Porta a Porta e nei loro fantomatici sondaggi.
E forse si accorgerebbero che la realtà è tristemente diversa da quella che credono e che in realtà il re, grazie anche al loro lavoro, è nudo.
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