L'angolo del Baldopapà

martedì 14 novembre 2006

La morte della TV


Le regole del mercato sono molto semplici: più un prodotto è richiesto, più il suo prezzo sale; meno è richiesto dal mercato, e minore sarà il suo prezzo (o a parità di prezzo si ottiene di più). Questo naturalmente se il prodotto è "vivo" sul mercato. Se ciò non fosse non avrei altri espedienti che "arricchire" il prodotto di svariati effetti speciali o valori aggiunti, che giustifichino il prezzo del prodotto (anche minimo che sia)... altrimenti che cosa sto vendendo!?!?

Proviamo ad applicare questo al mercato televisivo:

Fase 1
fino a pochi anni fa (fine anni '90) in una situazione di completo duopolio RAI-Mediaset per anni abbiamo assistito al rilancio da parte dei due fornitori di prodotti sempre migliori. I programmi erano sempre più ricchi e la pubblicità non soffocava troppo gli utenti, perchè la RAI non spendeva troppo e se la cavava con pochi spot e Mediaset non poteva esagerare .

Fase 2
Poi è arrivato il boom satellite con la possibilità, per i pochi che se lo potevano permettere, di vedere film nuovi e serie tv innovative.
La risposta del nostro duopolio è stata quella di aumentare gli investimenti e, necessariamente, aumentare gli introiti pubblicitari: oggi nessuno si scandalizza che anche alla RAI ci siano giornalisti e conduttori che lanciano (se non addirittura fanno) televendite durante la trasmissione.

Fase 3

Negli ultimi due anni siamo però atterrati nella terza fase, ovvero il prodotto non interessa più al mercato: chi vuole informazione, per lo meno quella "vera", non l'aspetta più dal tg delle 20, ma se la va a cercare in rete in tempo reale. La televisione ormai è uno strumento di solo intrattenimento, più o meno leggero. Ovvero quello leggero lo trovi ovunque: 30 reality che partono assieme, notizie di gossip date al tg, quiz e pacchi ad ogni angolo. Ma il mercato se ne sbatte e passa al satellite, dove trova quello che cerca e saluta la televisione terrestre.
L'unica possibilità rimasta per vendere un prodotto indesiderato è quello di farcirlo di culi tette e volgarità nella speranza possa interessare a qualcuno e che se ne parli un po, come sto facendo anch'io in questo momento.
Che tristezza.

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1 Comments:

  • Che triste verità.
    Per quanto mi riguarda, la mia percentuale di tempo passata alla TV è ad occhio e croce il 5% in un anno.

    By Anonymous Anonimo, at 14:05  

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