La scelta del 9 aprile
L'editoriale del «Corriere» divide i poli e Berlusconi definisce lo storico quotidiano ormai simile all'Unità. Non è una novità visto i passati commenti del premier ad autorevoli testate internazionali quali l'«Economist».
Ieri sera non ero riuscito a leggere l'editoriale del Corriere della Sera e sono subito accodato alle polemiche e discussino radiofoniche di Radio 24 che ascoltavo mentre tornavo a casa. Tutti i radioascoltatori e politici ospiti della trasmissione, sia di destra che di sinistra, erano scatenati a commentare il fondo di Paolo Mieli a sostegno dell'Unione in vista delle prossime Politiche.
Di seguito ne riporto l'incipit:
Se volete leggerlo tutto lo trovate qui.
Ieri sera non ero riuscito a leggere l'editoriale del Corriere della Sera e sono subito accodato alle polemiche e discussino radiofoniche di Radio 24 che ascoltavo mentre tornavo a casa. Tutti i radioascoltatori e politici ospiti della trasmissione, sia di destra che di sinistra, erano scatenati a commentare il fondo di Paolo Mieli a sostegno dell'Unione in vista delle prossime Politiche.
Di seguito ne riporto l'incipit:
A dispetto di quel che da tempo attestano, unanimi, i sondaggi, il risultato delle elezioni che si terranno il 9 e 10 aprile appare ancora quantomai incerto. È questo un buon motivo perché il direttore del Corriere della Sera spieghi ai lettori in modo chiaro e senza giri di parole perché il nostro giornale auspica un esito favorevole ad una delle due parti in competizione: il centrosinistra.
Se volete leggerlo tutto lo trovate qui.
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